Lo scorso mese di novembre è stato siglato l’accordo tra l’Associazione Europea delle Vie Francigene e la Federazione Europea del Cammino di Santiago. Si tratta di un accordo storico, che avvia una collaborazione tra i due itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa rispettivamente nel 1994 e 1987, che concentrano sulle proprie rotte un’altissima percentuale di pellegrini provenienti da tutto il mondo.
La collaborazione, di durata triennale, prevede tra i propri obiettivi principali la valorizzazione del turismo lento e sostenibile e del patrimonio culturale legato ai cammini; la diffusione di buone pratiche; la creazione congiunta di un network che coinvolga enti e associazioni focalizzate sul turismo responsabile; la compartecipazione ad azioni, eventi e progetti volti alla promozione delle rotte europee di pellegrinaggio. I due cammini sono stati area di indagine all’interno del progetto europeo Horizon 2020 rurallure.eu (2021-2023), mirato alla promozione del patrimonio culturale e delle principali vie di pellegrinaggio europee.
Grazie a questo nuovo accordo, i Presidenti dei due itinerari Massimo Tedeschi e Ildefonso de la Campa Montenegro hanno sottoscritto l’impegno delle rispettive Associazioni che rappresentano, in un triennio particolarmente importante per il mondo dei cammini: oltre al Giubileo del 2025, nel 2023 il Cammino Francese celebra i 30 anni come patrimonio Unesco, mentre nel 2024 AEVF festeggia i 30 anni del riconoscimento della Via Francigena come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. “Si tratta di un accordo di enorme importanza – commenta Massimo Tedeschi – che vede i due cammini europei più importanti lavorare fianco a fianco, e ciascuno trarrà beneficio reciproco da questa sinergia operativa. Un primo significativo risultato consisterà nella relazione stretta che potrà instaurarsi tra le regioni Galizia e Lazio, punti cruciali rispettivamente del cammino di Santiago e della Via Francigena”.
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